in questo post c’è la narrazione del mio primo capodanno cinese in cina. un’esperienza anarco indimenticabile. un rituale collettivo di proporzioni che non avevo mai esperito fino ad ora, cosi bello che merita un lungo e degno racconto. per i piu’ temerari e curiosi, c’è la colonna sonora, che secondo me va accompagna bene la […]
for six months, everyday for eight times (usually less, because many of us were late…) this was the fantastic funny sound that remember the time to go to study, writing characters, pronounce crappy tones, and step by step become a little more chinese… listen and enjoy to my fellows.
there is a simple and nice rule in chinese grammar that use the reduplication of the adjectives to suggest the idea of doing something, that the quality is express in special way, and to suggest any emphasis. the zealous practice during the lessons has been funny and so sweet to listen. in the middle of […]
quest’anno, 19 ottobre difatti camminavo davanti allo stadio dei lavoratori e ho alzato la testa era proprio blu il cielo quella notte, il blu che sembra nero ma si disvela nelle ombre lunari. giorni complicati, quella settimana, nella frenesia della città questo paese sempre riesce a suggerire momenti rituali, talvolta mistici, e in una città […]
arrivo a pechino: cortesia e polizia. non so come suonino in cinese “cortesia e polizia”, ma so come suonano nei miei ricordi. questo infatti è un ricordo, un salto indietro, una storiella buffa di oramai due anni fa. ripescata dalla scatola di legno intagliata col bambu’, dove infilo disordinatamente tutte le cose cinesi.
un giorno sono uscita dall’ufficio sul ballatoio ed era pieno di disegni.