mandalini
stories of trips around china
musiche dalla cina per il 25 aprile di resistenza
Categories: cinesita', scorci

oggi è il 25 aprile e ci stiamo ritrovando a bere birrette e fischiettare canzoni, che è un modo piuttosto anarchico visto il luogo e i tempi in cui ci si trova. curioso raccontare ai cinesi cosa ci anima i cuori. resistenza, forse un concetto che si traduce piuttosto facile in cinese seppure ignoro accezioni piu’ profonde (阻力 zǔlì ha in se’ di certo un po’ di “ostruzionismo”, dice il vocabolario). e libertà, che tutti san come si dice ma il cosa significhi, ancora non è ben chiaro, io mi tengo stretti i miei significati profondi e, resistendo, ne vado in cerca ogni giorno.

mi sono emozionata in maniera piuttosto infantile nello spendere la mia giornata lavorativa sui retwitt cinesi e non, provando a inventare attorno a me una comunità di scambio. ero sull’autobus giocando a un gioco dimenticato, il ricordardi le vie, rivedere i palazzi, di una milano che è sempre nella mia testa seppure mai nelle mie visioni. ci sono delle cose, tragitti percorsi palazzi che ricordo con millimetrica precisione, e sarà come lanciare una moneta, il ritrovarli o no. ieri qualcuno diceva, tra le tante cose, che milano il 25 aprile è bella, cosi come forse è uno dei migliori motivi per cui viverci; da qualche parte viene sempre fuori questa frase e nella mia emotività da bimba sul bus è esattamente quello che mi è mancato. ad ogni modo, l’invenzione della comunità attorno a me è necessaria anche perchè mica sono i cinesi il problema, ma gli stranieri con gli occhi cosi familiari e le idee cosi’ diverse, che ti guardano un po’ storto quando i canti si alzano assieme ai bicchieri.

sono stata felice di avere intorno a me le persone per cantare insieme, uscite apposta per l’amaro di una birra e di quella gioia seria che è il sentimento che ricordo del 25 aprile, da sempre. gli americani che ti chiedono ma voi come festeggiate si stupiscono anche che non si fa in piazza con le stelle filanti e i coriandoli, un po’ come se fosse un giorno di ozio. è presa bene quella che ti resta quando le facce attorno (giulio sere vale juju carmelo vincenzo) mi fanno ricordare le radici da cui vengo.

e nell’esplorare della multiculturalità resistente dove est e ovest sono grandemente confusi, abbiamo trovato musiche speciali per i nostri canti.

potete godere di questa: bella ciao in cinese (di cui forse un giorno nè farò una traduzione)

ma soprattutto di questa, sonata uigura dei fratelli dello Xinjiang, che di resistenza ne fanno tanta, sempre, come i veri fratelli sonata uigura di bella ciao, dallo xinjiang resistente

abbiamo le musiche adeguate per le celebrazioni.

Ricorda, o cittadino, questa data
E spiegala ai tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Racconta loro
Come un popolo in rivolta
Si liberasse un giorno
Dall’oppressione
E narra loro
Le mille e mille gesta di quei prodi
Che sui monti, nei borghi e in ogni luogo
Sbarrarono il passo all’invasore
Né ti scordar dei morti
Né ti scordar di raccontare
Cos’è stato il fascismo
E il nazismo
E la guerra ricorda
Le rovine, le stragi, la fame e la miseria
Lo scroscio delle bombe e il pianto delle madri
Ricordati di Buchenwald
Delle camere a gas, dei forni crematori
E tutto questo
Spiega i tuoi figli
E ai figli dei tuoi figli
Non perché l’odio e la vendetta duri
Ma perché ben sappian quale immenso bene
Sia la libertà
E imparino ad amarla
E la conservino intatta
E la difendano sempre.

ai fratelli e alla libertà, buon 25 aprile

 

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